Figli di umiltà e consapevolezza
di luce, figlio e di diplomazia
figlio diretto al Verbo e anche poi radice
e poi sentiero, per nuovo (di consapevolezza) endocardio.
Figlio di speranza e mai di guerra
e poi figlio di mare e mangrovia a dissalare…
E di carta e di alberi, figlio!
Instabile e puro come neve sui rami
a pulire ancora arie ed inverni!
Figlio di foglie e faglie e di altri figli
per essere spesso genitore di se stesso
e se stesso generare in fertili stagioni,
figlio degli anni che passano, colibrì e cobalto
di un altro cagnolino
che non sia mai figlio di estivo asfalto!
Foglie nel vento come figlio
a far figliare
altre parole al tempo…
al tempio. Barocoria d’amore.
Del Figlio dell’Uomo e di Dee Madri.
© Stefano Mantovani
Roasio, Gattinara, Varallo
Gennaio 2020
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