Quando la zingara dagli occhi di mare
mescolò i tarocchi per indovinarmi il futuro
non sapeva certo
che avevo stretto un patto col mare
antiche transumanze e una lumaca di terra
saggia e premurosa.
Mi specchiai così nella ruota della fortuna e nel Sole
arcane vicende che la vita mia incontrò
e tesi tra le stelle una corda di desideri e Poesia
su cui camminai, funambolo imperfetto.
Quando la zingara dagli occhi d’ulivo
emise la sua sentenza,
le cosparsi i colori delle vesti
lanciandole coriandoli di stelle
e d’infinito.
Biella
29 settembre 2016
© Stefano Mantovani
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